Ambientazioni scure ma non troppo: l'uso di ombre e toni scuri predomina, creando un'atmosfera intima e misteriosa. Tuttavia, le ambientazioni non sono mai troppo cupe o oppressive. Le zone d'ombra servono a enfatizzare i punti di luce e a dare profondità alla composizione.
Talvolta, al contrario, molto luminose: ci sono scene dove la luce prevale, irradiando l'immagine e creando un effetto di luminosità diffusa che può sembrare quasi sovraesposta.

Nitidezza selettiva: gli occhi e gli elementi di dettaglio, come i gioielli, le texture dei vestiti o altri particolari importanti, sono resi in maniera estremamente nitida. Questo mette in risalto l'espressività e i dettagli significativi, attirando l'attenzione dello spettatore su questi punti focali.
Morbidezza eterea: La pelle e le luci in generale hanno una resa morbida e ovattata. Questo effetto è ottenuto attraverso tecniche di illuminazione diffusa e post-produzione, che creano un aspetto quasi etereo e sognante. Le transizioni di luce sono dolci e delicate, conferendo alla pelle un aspetto vellutato e alle luci un bagliore soffuso.

Sognante: l'insieme di questi elementi conferisce alle immagini un'atmosfera onirica e quasi surreale. Le ambientazioni, sia scure che luminose, e la combinazione di nitidezza e morbidezza creano un effetto che trasporta lo spettatore in un mondo sospeso tra la realtà e il sogno.
Illuminazione: la gestione della luce è cruciale. Si utilizzano spesso luci soffuse, come softbox o diffusori, per ottenere la morbidezza desiderata sulla pelle.
Post-produzione: la post-produzione gioca un ruolo importante. La pelle può essere resa più morbida attraverso tecniche di ritocco, mentre i dettagli possono essere accentuati mediante sharpening selettivo. I toni possono essere regolati per mantenere un equilibrio tra le zone scure e quelle luminose, mantenendo l'atmosfera sognante e morbida.